28 dicembre 2011

Buon Anno!

Ah, l'anno nuovo! E i propositi!!! Che bella cosa! Avevo bisogno di un punto di riferimento, visto che ormai per me non esistono più domeniche, né vacanze... mi trovo in una dimensione parallela in cui il tempo è stato spazzato via: niente stagioni, solo estate... tutti i giorni! E' difficile rendersi conto delle settimane che passano se la temperatura non cambia mai, e il guardaroba rimane inalterato per mesi...!
Le ferie NON aiutano. Il "nostro" Natale (quello ortodosso sarà il 7 Gennaio...) è solo l'ennesima decorazione che guarnisce le strade... insieme alle varie festività riconosciute, islamiche, induiste... aspettando il delirio del capodanno cinese del 23 febbraio. Adesso tocca a Jingle Bells fare da colonna sonora alle strade, dialogando con le litanie dei quartieri indiani, sovrapponendosi alle preghiere dei minareti... un concerto surreale e talvolta grottesco di culture che improbabilmente si fondono tutti i giorni con sfumature diverse per assecondare i bisogni di tutti.
Dopo un pò diventa normale: non sono l'unico ad essere lontano da casa dopotutto: sono in un ostello malese al confine con Singapore, nel quartiere thailandese, proprietario cinese; responsabili: una coppia in viaggio formata da una Spagnola ed un Americano. Compagni di stanza e amici a tempo determinato: un Nigeriano, una Koreana. Normale dicevo. Ogni tanto mi esalto, causando la perplessità altrui: vengo guardato come un provinciale che ha ancora molto da imparare, eh eh! Me ne sbatto. Mi rendo conto che prima o poi anche io smetterò di stupirmi, ma ho anche imparato che per molti viaggiare è una forma di materialismo alternativo che ha molto in comune con il capitalismo tradizionale. L'accumulazione di paesi è l'unità di misura per confrontarsi con "i colleghi/rivali", sottolineare la propria personalità, rafforzare il proprio ego.
Affascinante: OGNI gruppo ha i propri valori. Cambiano le modalità di ostentazione ma tutti inseguono l'approvazione altrui per rinforzare le proprie convinzioni. Essere ammirato in un gruppo causerebbe la disapprovazione di un altro: chi beve più di tutti, chi ha la casa più grande, chi ha lo zaino più piccolo, chi colleziona donne, chi pratica l'astinenza, chi dedica la propria vita allo studio, o alla musica, o al lavoro, o alla salute... o al viaggiare! Qualcuno sacrifica la libertà per la famiglia... o viceversa; o riesce a far convivere mogli, figli, divorzi, viaggi, prestiti, affitti, lavori precari... con un candore inimmaginabile (...ostentato? Inventato? Mah!)
Sto conoscendo TANTA gente, tutti molto diversi, cerco di parlare poco ed ascoltare molto. Tutti cercano di dimostrare qualcosa (ma A CHI? ...e sopratutto perché?), o, quantomeno, motivare le proprie azioni. Sinceramente... SONO ammirevoli! Qualcuno parla sette lingue, ha tre lauree, dieci figli, quattro lavori. mille case, ha visitato 150 paesi. La gente sembra sapere cosa vuole dalla vita e persegue lucidamente i propri obiettivi. Mi sembrano felici ma mi viene da pensare che se l'autocompiacimento bastasse loro, forse non avrebbero bisogno di sottolineare la propria soddisfazione agli occhi degli altri. Mah.
Io CERCO di essere diverso, prima di tutto perchè non ho una direzione ben definita, quindi non sento la pressione di dover motivare il mio comportamento, che cambia a seconda dell'umore. Sto ancora vagando senza scopo e senza meta, MA comincio ad intravedere il bisogno di un obiettivo specifico, un filo conduttore, delle linee-guida!
QUESTO è il proposito per l'anno nuovo. Trovare una direzione! LA direzione! Definire i termini e le condizioni della mio viaggio/vita (termini ormai interscambiabili). Ho ancora un paio di giorni per formulare in modo appropriato un contratto con me stesso, poi cercherò di seguire le istruzioni e adattarle alle circostanze.
Intanto vado a Singapore, vediamo cosa fanno là di bello! Tra qualche ora mi incontro con il mio ricco Giapponese che mi ospita per la settimana di Capodanno... party time!

23 dicembre 2011

Buon Natale!

Mi trovo a KL da oltre una settimana e mi sento già a casa ormai. Non ho troppa voglia di spostarmi e, fortunatamente, non ne ho nessuna urgenza. Mi trovo, ancora una volta, in un appartamento incredibile. Ho abbandonato l'ostello e adesso sto saltellando di ospite in ospite, permettendomi di vedere tutte le aree della città, conoscere diverse storie e capire come si vive veramente a KL. Conosco ormai più locali e ristoranti che a Firenze poichè ogni ospite ha i suoi amici e posti di ritrovo preferiti. Mangio cinese, indiano, malese, tailandese... ed imparo le sottili differenze che contraddistinguono i vari piatti. Alterno Chinatown con Little India, quartieri residenziali con centri commerciali, mi sposto con facilità a piedi, bus treno, metro, monorotaia... e so dove/cosa mangiare. Il couchsurfer medio è un privilegiato da molti punti di vista. Ha studiato, viaggiato, ha un lavoro stimolante e ben remunerato. Molti hanno abbandonato il loro paese. Hanno fatto bene. Il loro stile di vita ha subito una svolta incredibile e comprendo il loro entusiasmo nel condividere il loro benessere.   Il posto peggiore in cui sono stato viene 70 euro al mese: stanza privata in appartamento condiviso con studenti, comunque più che decente, fornito di piscina, palestra, parcheggio etc etc... Il posto migliore 1000 euro. Ma è luminosissimo, all'ultimo piano di un grattacielo, ottima vista, servito da mezzi pubblici, due bagni, mille stanze, arredato alla perfezione... io me la godo nella stanza degli ospiti, usufruendo dei servizi annessi... nuoto, corro, vado in palestra; sorrido pensando a chi spende soldi per una stanza in hotel a 50-100 euro a notte, che a me bastano per un mese: mi viene offerto da mangiare e bere, vengo portato a giro, mi hanno perfino organizzato due (!) feste di compleanno a sorpresa.
Mi sto lentamente abituando a non avere una casa... e mi rendo conto di quanto la stabilità sia sopravvalutata, nonostante sia indiscutibilmente pratica. E' un pò stressante raccattare le proprie cose e spostarsi con questa frequenza MA ormai ci metto meno di un minuto a mettere insieme tutta la mia roba.
Couchsurfing è la mia grande famiglia a KL!

(...)
Non ci sono novità degne di nota... la pigrizia di Natale mi sta divorando!

Considerazioni: oggi ho riletto sommariamente il mio blog, soppesando esperienze, avventure, per vedere se ho imparato qualcosa! Devo dire che ho variato gli approcci nel tempo e che ho avuto modo di trarre conclusioni di tutti i tipi, quindi sono a posto con la mia coscienza del viaggiatore.
OGGI un pò meno: stare troppo a lungo in un posto privo di stimoli "originali" genera una vaga insoddisfazione, se non supportato da una distrazione valida. Ancora una volta sono caduto nella trappola del "rendere conto a qualcuno", alimentando le mie turbe. Ho troppi ospiti da visitare!
I vantaggi in termini di comodità sono opinabili, in quanto la qualità della vita da queste parti è alta ed in ostello si sta benissimo. Il risparmio è relativo SE la location vincola gli spostamenti ai taxi, e se le cene in compagnia sono al ristorante, che evito accuratamente quando sono da solo: il cibo è lo stesso, solo presentato meglio e più caro (i soliti 2/3 euro invece di 20/30 centesimi...). I couchsurfer non sono necessariamente "tipici": sono TROPPO connessi con il resto del mondo e non offrono uno spaccato autentico della popolazione. Le attività ricreative sono troppo simili a quelle di casa mia quindi non vale la pena raggiungere l'altra parte del mondo, se non per risparmiare!
TUTTAVIA ci sono vantaggi indiscutibili: vagare senza meta è un lontano ricordo: ho sempre una destinazione sensata, quindi non spreco tempo nel provare posti nuovi che si rivelano trappole per turisti. Non mi perdo in vicoli sconosciuti. Ma così facendo limito le possibilità di apprendimento. Sono perplesso. Ho vagato un pò per la Malesia MA non offre molto, è priva di personalità (ma lo sapevo già, ho solo confermato quanto anticipatomi da altri viaggiatori: è solo un ponte tra Thailandia e Indonesia...)
Devo cambiare nuovamente le variabili! Eh eh!

Mi sa che è giunto il momento di spostarmi ancora onde evitare la fossilizzazione celebrale e le seghe mentali... devo solo scegliere una destinazione, cercare qualche ospite (che fa sempre comodo!) e sono pronto...!

13 dicembre 2011

KL... aggiornamenti


Bon. Sono sopraffatto dalle "cose da fare". Mi sono trasferito in un ostello per essere più indipendente, visto che essere ospitato comporta una partecipazione TROPPO attiva nel gruppo CS...! Ogni sera c'è una festa, una cena, un evento... in meno di una settimana mi sono già costruito una fitta cerchia sociale: Kuala Lumpur (ribattezzata da tutti KL) è ESTREMAMENTE cosmopolita, e l'Inglese è parlato perfettamente da tutti, visto che Cinesi, Americani,Francesi, Tedeschi, TUTTI si trasferiscono qua per lavorare... e godersi la vita. Ed è quello che farò anche io (senza lavorare!) BASTA spostarsi... troppo stressante! Inoltre durante le vacanze di Natale i prezzi aumentano ovunque, tanto vale dormire gratis nelle stanze dei tanti CS (che vivono in appartamenti di lusso dotati di ogni confort) o stare in questo ostello da 2 euro a notte (la cui qualità è superiore ad un albergo indiano: stanza comune con libri, film, tv satellitare, cucina, pc e wifi, giochi da tavolo... bagni spaziosi e puliti con acqua calda... trasporti pubblici vicini, mercatini, ristoranti multietnici...
Quando mi stuferò di KL vagherò per il resto della Malesia e poi mi sposterò altrove (Thailandia? Vietnam? Singapore?). Ma per adesso non ho fretta. Il mondo intero è QUI!
Esempio: serata a casa di una ragazza Russa (e coinquilina Turca) per imparare a cucinare cibo thailandese con la supervisione di una chef malese in compagnia di un Australiano, un Ceco... menù:
1. Poh Pia Tod - fried Spring rolls (Appetizer)
2. Gai Hoh Bai Toey - Chicken In Pandan Leaves (Main Course)
3. Tom Yum Goong - Prawn Soup With lemongrass (Main Course)
4. Thai tapioca pearl with sweet coconut milk (Dessert)
Oppure: cena ad un ristorante indiano, seguito da irish pub insieme a gente di tutte le età e lavori mai sentiti (Food designer? Airline tester?) O, ancora, a ballare in locale gay con spettacolo di drag queen delle Filippine. Le possibilità sono praticamente illimitate e qualunque attività non supera i 5 euro. Mi trasferisco qui! 
Scherzo, sono solo esaltato, in realtà KL NON è il massimo secondo molti: mancano le spiagge, piove spesso, è "troppo cara", è caotica, sporca (secondo degli standard a cui non sono più abituato, ah ah!) quindi il mio entusiasmo è solo dettato dalla mia mancanza di esperienza... e dall'INDIA! Come previsto il delirio di Delhi & co. mi ha spianato la strada... non troverò NIENTE di peggio! Mi sa che mi "toccherà" viaggiare ancora! Incredibilmente c'è di meglio! Intanto mi godo la vita qui...! Che pacchia! (Ed insisto col salutismo... eh eh!)

Kuala Lumpur





Erano anni che non mi esaltavo guardando dal finestrino di un aereo, ma l'India ha voluto salutarmi con un panorama incredibile. La felice congiunzione di: posto accanto al finestrino GIUSTO (a destra, lontano dall'ala), orario giusto (siamo partiti alle 18:00), condizioni meteorologiche giuste... mi ha permesso di assistere al tramonto sulla panna montata di nuvole, dense e stirate... uniformi, compatte. Le parole e le foto non rendono giustizia quindi conserverò questa memoria come una perla rara... nonostante sia lo stesso spettacolo a cui assistono ogni giorno TUTTI i passeggeri serali sul lato giusto...! NON si può dire lo stesso dell'eclissi di luna, visto che la prossima sarà nel 2014, ed è stata una piacevole sorpresa! Quando il capitano ci ha invitato a "dare un'occhiata", metà dei passeggeri hanno bestemmiato (quelli a sinistra, eh eh!)...
Comunque... CIAO INDIA! Mi sembra incredibile siano già passate oltre 10 settimane. Mi sembra ancora più incredibile RICOMINCIARE DA CAPO! Sinceramente credo di avere accumulato un bagaglio di errori sufficientemente vasto e variegato da permettermi di muovermi in Malesia più agevolmente. MA sono già stato punito per la mia superbia in TANTI modi, quindi cercherò di essere più modesto possibile.
La politica-bagagli AirAsia (7kg) mi ha dato lo stimolo necessario per alleggerire il mio zaino, obiettivo che stavo posticipando indefinitamente a causa del mio eccessivo attaccamento alla Roba. Mi sono finalmente liberato del sacco a pelo, dei jeans di ricambio, di vario abbigliamento superfluo, dell'ingombrante beauty gay, e svariati accessori non fondamentali per un totale di 3 kg...! Ancora NON so se me ne pentirò, ma la differenza si fa sentire sulle spalle e nella manovrabilità, quindi per adesso sono più che soddisfatto.
(...)
Sono arrivato. Naturalmente questo posto è fichissimo! Sono senza parole. Sono qui da tre giorni e mi sembra di essere in paradiso. Il mio ospite è un consulente finanziario tedesco, abita al 35esimo piano di un grattacielo con megavista, piscina, palestra etc etc etc... il gruppo Couchsurfing di Kuala Lumpur è estremamente attivo, quindi sono molto occupato con cene, feste, incontri... adesso sto collassando ma aggiornerò quanto prima... nel frattempo posto qualche foto a caso prima di svenire. Ci sentiamo presto.



7 dicembre 2011

Partenza...

E' finita. La mia permanenza in India si è infine conclusa. Non vedo l'ora di tornarci, spero quanto prima, spero più a lungo, spero (ma non necessariamente) in compagnia! Non sprecherò fiumi di parole quindi dirò solo: “che spettacolo!”
Domani parto per la Malesia, di cui non so NIENTE.
Ho preso il mio ultimo treno indiano, diretto verso Trivandum, da dove prenderò l'aereo per Kuala Lumpur. Ho optato per l'ULTIMISSIMA classe: 3 euro per oltre mille chilometri. A bordo del "general compartment", sconsigliato da tutti, Indiani compresi! Nessuna prenotazione, posti liberi, anarchia totale, sovraffollamento... per circa 21 ore. Non male. Sinceramente pensavo peggio. Certo, dormire è praticamente impossibile, stare in piedi per ore è la norma, il bagno è praticamente inutilizzabile e lasciare incustodito lo zaino equivale (presumibilmente) a perderlo per sempre... ma l'esperienza ne vale la pena! La gente è stipata in ogni angolo, dorme sotto i sedili, negli spazi dei bagagli, si stendono gli uni sugli altri... non faccio complimenti e mi butto nel mucchio. Ormai ho imparato che il concetto di "spazio personale" qua non esiste, e rotolo in un anfratto sotto una panca a fare compagnia a quello che da noi chiameremmo "barbone"... molto presto i crampi muscolari mi accartocciano come una foglia secca, ma riesco ad accumulare qualche ora di sonno. Al mio risveglio, qualche fermata dopo, scopro che il vagone affollato è diventato un vagone STRARIPANTE di individui. Non mi stupisco troppo, ma mi rendo conto che non posso più spostarmi visto che non c'è (per davvero!) un centimetro di spazio libero. Fortunatamente col passare delle ore si verifica un pò di ricambio di gregge umano che mi permette di conquistare, centimetro dopo centimetro, un posto accanto al finestrino. Alle   8 di mattina, dopo 11 ore, mi sono acclimatato, ho fatto amicizia e sono finalmente comodo. Ma mancano altre 10 ore. Leggo, scrivo, guardo il panorama, mangio... insomma, me la godo anche sul peggior treno del mondo. Ah ah!
Un'altra esperienza interessante che mi ha ricordato com'è la VERA India, così diversa da Goa... che mi aveva naturalmente preso in ostaggio: avevo continuato a rinnovare la prenotazione nell'ostello sulla spiaggia ad oltranza. Ne avevo bisogno e me lo sono meritato: le settimane precedenti hanno messo a dura prova corpo e spirito MA sono riuscito ad evitare l'ospedale, potenziali tragedie di qualsiasi tipo, non sforare il mio budget, divertirmi, imparare un pò di tutto etc etc... un inizio incoraggiante per questa avventura a giro per il mondo...
Ho autocelebrato le mie vittorie concedendomi una pausa dal mio rampante salutismo e mi sono regalato cocktail con ombrellino e fritture miste all'ombra delle palme, servito da Indiani occidentalizzati e servizievoli, in compagnia di intrepidi viaggiatori con i quali condividere esperienze al confine della realtà, allietati dal morbido profumo di charas, fumato in continuazione.
Sinceramente non ho imparato niente dal sollazzo tra le palme, un intrattenimento occidentale esportato su una spiaggia che importa occidentali... se non che TUTTI i turisti in procinto di terminare la propria permanenza in India si ritrovano a Goa per sgombrare il cervello dai disagi dell'ultima settimana/mese/anno di privazioni. Nessuno ce la fa più a spostarsi costantemente, litigare con il caldo e con gli Indiani, essere confinato in spazi ristretti e aria mefitica... e finiscono per "fare un salto a Goa"... per poi spenderci il resto della vacanza. Non ci sono alternative al relax. Le opzioni sono: dormire, mangiare, bere, ballare, leggere, socializzare, prendere il sole, nuotare, sport acquatici. E' giusto così. Va bene. Siamo tutti d'accordo: ci lega una palpabile complicità mentre giustifichiamo la nostra presenza sulla spiaggia a non fare niente! Non mi dilungherò nella descrizione di Goa in quanto trattasi di una imitazione di un qualsiasi resort sulla spiaggia... solo MOLTO più economico e un po' raffazzonato. Ma è comunque un paradiso... che mi ha stancato! E' giunto il momento di continuare a salpare verso nuove avventure casuali. Vi farò sapere che succede da queste parti quanto prima.

Disclaimer

Ci tengo a precisare che, nonostante le mie manie di protagonismo e il mio ego sproporzionato, il fine ultimo di questo blog è semplicemente quello di mantenere una cronologia delle mie avventure per futura referenza personale. Ciò non mi vieta di condividere con il resto del mondo le mie inutili divagazioni, ma riconosco che i miei viaggi destino il più assoluto disinteresse nell'opinione pubblica. Ogni riferimento a persone e cose è volutamente esagerato e senza alcuna prova che sia mai accaduto.