Approfitto del treno notturno Bangkok-Chumpon per scrivere un po'. Ho avuto poche occasioni per aggiornare il blog... passo troppo tempo a mangiare, vagare e ridere delle disavventure di Lapo: che smarrisce il cellulare, che si si perde tra le stoffe da spedire alla famiglia. che si divincola tra la burocrazia locale per rinnovare il passaporto.
Forte delle esperienze passate, voglio solo godermi questa nuova avventura, senza cercare di dare un senso alle giornate per forza. Mi basta stare bene, fare qualche video, conoscere gente, imparare cose nuove... insomma il solito, ma con meno ansia da prestazione. Poichè tra poche ore ci aspetta una giornata di autostop per un'improvvisata visa run e (probabili) bestemmie nel mezzo del niente adesso dormo un paio di ore.
(...)
L'eventualità bestemmie si è rivelata esatta. Il nostro tentativo di ingresso in Birmania è stato osteggiato da una legge fresca fresca che ci ha impedito di attraversare il confine, alimentando le imprecazioni contro le autorità e il destino beffardo. Ma non abbiamo perso tempo: queste ore sono state così intense da sembrare settimane: interminabili camminate all'alba, autostop, piogge torrenziali impreviste e rapidissime, litigi con poliziotti, incidenti mortali ai lati della strada, tutto nell'arco di una mattinata.
Il permesso di soggiorno di Lapo scade domani quindi, fiduciosi, rivediamo i nostri piani e tentiamo di fare un salto in Malesia, macinando qualche migliaio di km in due giorni, alternando sidecar traballanti a pickup scassati, vaghiamo a piedi, saltiamo su improbabili bus colorati. Stiamo accumulando un po' di sonno arretrato e puzziamo di capra, ma per adesso sopravviviamo.
Con un pò di fortuna il prossimo post sarà scritto all'ombra di una palma su una spiaggia bianca. O forse di fronte ad un tramonto suggestivo su una risaia sperduta. O su un traghetto diretto verso l'ignoto. Ancora non sappiamo se ce la faremo, ma se la fortuna aiuta gli audaci, ne usciremo in qualche modo vivi.
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