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Sono a Koh Panghan, capitale mondiale delle feste. Ormai ho avuto NUMEROSE occasioni di partecipare a feste sulla spiaggia, ma, devo ammettere: non c'è paragone. Questo posto è un delirio. Per davvero. Ibiza, Mykonos, Goa, isole, discoteche, club, festival vari... impallidiscono. QUI si radunano decine di migliaia di persone a salutare la luna piena. Naturalmente ogni pretesto è buono in quanto non mancano, oltre ai full-moon-party: black-moon, half-moon, shiva-moon, pool-party, jungle-party, waterfall-party... per dire quelli più importanti. I pochi giorni che avanzano all'interno del mese sono riempiti da after-party, pre-party, original party. L'INTERA isola è dedicata a stimolare sensorialmente il mal(ben?)capitato turista. L'illuminazione è SOLO ultravioletta, led, stroboscopica, psichedelica; i negozi vendono SOLO vernice fosforescente, articoli di giocoleria fosforescente, vestiti fosforescenti, gadget fosforescenti. La strada è un dipinto colorato di persone che brillano di luce propria, un carnevale guizzante di contrasti sulla pelle nuda delle persone che barcollano instabili con sguardi spiritati. Un incredibile quantità di cliniche e mini-ospedali recupera la gente che si fa male/sviene/fa incidenti/affoga nel mare. NON sono pochi. Qualcuno muore trascinato dalla corrente. Altri non si rialzano più. Ci sono zone dedicate "a chi non ce la fa": parchi giochi sicuri dove chi non si regge più in piedi viene trascinato per evitare di farsi troppo male. Le occasioni per farsi male abbondano: sopratutto gente ustionata. Limbo infuocato, salto della corda infuocato, carboni ardenti, muri di fuoco. Le fiamme sono la seconda fonte di illuminazione disponibile e le bolas disegnano cerchi luminosi nelle mani esperte di professionisti delle feste.
"Fuck my bucket!" |
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