11 ottobre 2011

Bentornato ottimismo!

Ottimo! Depressione passata!
Ho dipanato le perplessità focalizzando l'attenzione sui miei disagi...
Grazie, oh cervello, che mi parli attraverso reazioni chimiche casuali che sono costretto ad interpretare per raggiungere il benessere psicologico! Non è sempre facile isolare la causa del proprio malessere, sopratutto se viene da dentro... Ma mi è passata l'ansia appena mi sono reso conto di quale fosse il problema: non sono venuto in India per conoscere gente (odio la gente)! Non sono qui per fare il turista, (fotografare il Taj Mahal non mi renderà una persona migliore).
Sono qui per dedicarmi totalmente a me stesso! Per imparare! Per migliorarmi! Per stare bene! Ovviamente la curva d'apprendimento è diventata meno ripida e il mio cervello, smettendo di essere occupato tutto il tempo, ha cominciato a rivolgersi contro se stesso con crisi esistenziali di vario tipo. Ah ah!
E' facile perdere di vista il proprio obiettivo in questo turbine di esperienze multisensoriali... non rendere conto a nessuno... inconsapevolmente ho dovuto rendere conto all'India (!), snaturando me stesso... solo ora me ne accorgo! Sto seguendo una condotta stereotipata che non si confà alla mia persona... l'aura di "viaggiatore avventuroso" comincia già a pesarmi come un dovere (vedere posti, fare foto, spostarmi, integrarmi... perchè mai?!?) 
Sono dunque tornato al mio abbigliamento, musica disco-hindi a palla nelle cuffie, voglia di vivere etc, e mi sono tuffato nelle zone residenziali alla ricerca di qualcosa più consono alla mia persona... L'itinerario rimane invariato (India e Indiani traspirano comunque bellezza, cultura e non voglio perdermi niente di questa meravigliosa esperienza, compreso l'aspetto turistico!), ma devo ricordarmi di percorrere due viaggi paralleli, dentro e fuori. Non avrò una seconda occasione!
Quindi oggi non sono stato mosso da consigli, punti di interesse o cartine, ma solo dalla MIA consapevole volontà... verso un cinema! Sì! Mega film a 30 centesimi!
Il cinema era un ambiente pulito, fresco e comodo (qualità rare da queste parti...) quindi un ottimo posto dove passare un paio d'ore a rilassarsi. La gente si esalta tantissimo, applaude, grida, piange, è uno scialo, sembra di essere nel Nuovo Cinema Paradiso. Possibilmente troverò anche versioni sottotitolate, ma per adesso mi accontento di assaporare l'atmosfera passionale che pervade l'aria e che mi contagia. Il cinema come la musica è solo un catalizzatore di sentimenti, la comprensione dei dialoghi diventa abbastanza irrilevante se riesco ad emozionarmi!
Forte di questa piacevole, familiare (più o meno!) esperienza, ho insistito nell'inseguire interessi a me congeniali... cercando follemente una libreria. Missione QUASI impossibile, visto che ci ho perso alcune ore... ho chiesto a mille persone che mi squadravano interdette... i pochi negozi che esponevano libri, disponevano solo di testi scolastici (trattasi solo di ingegneria, informatica e medicina... maledetti Indiani scienziati!).
Ho infine trovato un banchino con libri inglesi, vicino alla stazione (perchè non ci ho pensato prima?!?), dove ho passato il pomeriggio a scegliere qualcosa di compatto e interessante. Ho optato per narrativa contemporanea indiana, rivelatasi un'ottima scelta per entrare nella mentalità locale fuggendo gli stereotipi.
Questa è stata la giornata di ieri, che mi ha restituito sorriso ed entusiasmo! Oggi mi sposto di nuovo, destinazione Jaipur. 

1 commento:

Miss. Rossi ha detto...

Ciao Bellissimo mi fa tanto piacere che stai bene e spero un giorno non lontano verrai a trovarci e se saro in Italia e tu anche speriamo poder vederci le due volte che sono andata non ti ho mai potuto vedere, bacioni e buon viaggio dovunque stai vagando The best always ciao Manuela Rossi

Disclaimer

Ci tengo a precisare che, nonostante le mie manie di protagonismo e il mio ego sproporzionato, il fine ultimo di questo blog è semplicemente quello di mantenere una cronologia delle mie avventure per futura referenza personale. Ciò non mi vieta di condividere con il resto del mondo le mie inutili divagazioni, ma riconosco che i miei viaggi destino il più assoluto disinteresse nell'opinione pubblica. Ogni riferimento a persone e cose è volutamente esagerato e senza alcuna prova che sia mai accaduto.